http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2007/11_Novembre/11/mortotifoso.shtml
http://msn.ansa.it/msn/news/topnews/2007-11-11_111147789.html
http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Atalanta/Primo_Piano/2007/11_Novembre/11/AtaMilan.shtml
Questo è il patrimonio culturale che lasciamo in eredità ai nostri figli?? E' inutile che li mandiamo a scuola a studiare storia condannando il fascismo e il nazismo come mali, questo è peggio!
Mussolini e Hittler nella loro pazzia avevano uno scopo, gloria, interesse economico etc...
In questi eventi accaduti oggi 11 Novembre 2007, non c'è una meta, solo dimostrare la stupidità italiana. Si parla già di omicidio intenzionale, l'agente ha sparato per colpire, chissà cosa uscirà nelle prossime giornate.
Io personalmente non sono colpito dalla morte di una persona (Non la conosco e non mi permetto di giudicarla...), sono sconcertato dal perchè questo ragazzo è morto. Siamo arrivati al punto di uccidere e far del male ad altre persone solo per una bandiera, per 22 cretini che tirano calci al pallone, ci lamentiamo che i politici guadagnano troppo, ma se andiamo a farci un rapido calcolo, solo lo stipendio di un anno di tutti i calciatori del mondo basterebbe per sfamare l'Africa L'America del Sud e la Cina. Siamo talmente ottusi di mente da non vedere oltre il nostro naso. Il calcio oggi è peggio della politica, ci stanno aizzando uno contro l'altro solo per i loro interessi personali, noi ci scanniamo e loro incassano, con gli ingressi allo stadio, il merchandaising e tutto il resto. E facciamo arricchire anche le reti private, SKY, Mediaset Premium.
Dov'è finito il buon senso??? Quanti padri di famiglia o figli dobbiamo uccidere prima di rendercene conto??
Poi ci lamentiamo anche che il "pacchetto sicurezza" è "insicuro", chissà se c'erano Rumeni tra le tifoserie della Juventus e dell'Arezzo??
Mi viene solo una cosa da dirvi Andate a fare in culo, voi, la Serie A B C1 C2 Dilettanti Promozione Eccellenza 1°2°3° Categoria etc... etc... etc...
Siete ridicoli, ignoranti e incolti, schiavizzati da un sistema inutile come il calcio, continuate a rompervi il culo al lavoro mentre loro si godono i miliardi che gli regaliamo.
La domenica invece di andare allo stadio state con le famiglie, eviteremo molti divorzi!
domenica 11 novembre 2007
sabato 10 novembre 2007
L'Italia contro il Canone TV
Tratto dal sito www.abbonamenti.rai.it
"Trattandosi di un'imposta sul possesso o sulla detenzione dell'apparecchio, il canone deve essere pagato indipendentemente dall'uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive."
Leggo ovunque (Blog forum etc..) persone che si scagliano contro il governo per colpa del Canone TV, asserendo di non poter vedere ciò che vogliamo e quindi è un ingiustizia pagarlo.
Il maggior soggetto di queste affermazione è la rete pubblica Rai 3, specialmente nei suoi programmi "di parte".
Ma è giusto o no pagare il Canone TV?
Si è giusto, il canone rappresenta il maggior finanziamento per le reti pubbliche le quali altrimenti non avrebbero modo di sopravvivere.
Credo sia più ingiusto dover pagare rincari di prezzi su prodotti venduti nei negozi, perchè forse non molti sanno ma una buona parte del prezzo di un articolo va a finanziare la pubblicità che oggni secondo ci sparano in televisione (Mediaset per prima), contribuendo all'arricchimento dell'ente privato che trasmette la pubblicità, del commerciante che vende e del produttore.
Nonostante il nome sia quello, molti italiani ancora continuano a pagare il "Canone" Telecom.
La differenza sta nel fatto che il telefono lo usiamo quando vogliamo e per sentire chi vogliamo, la TV non ci permette questo perchè dobbiamo seguire i loro palinsesti.
Ma se il telefono non lo usiamo??? Il canone va pagato cmq, mentre la TV viaggia sempre (anche se spenta cmq trasmette) il telefono se spento non ci offre nessun servizio.
Quindi credo sia più giusto pagare il Canone TV che quello del telefono.
"Trattandosi di un'imposta sul possesso o sulla detenzione dell'apparecchio, il canone deve essere pagato indipendentemente dall'uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive."
Leggo ovunque (Blog forum etc..) persone che si scagliano contro il governo per colpa del Canone TV, asserendo di non poter vedere ciò che vogliamo e quindi è un ingiustizia pagarlo.
Il maggior soggetto di queste affermazione è la rete pubblica Rai 3, specialmente nei suoi programmi "di parte".
Ma è giusto o no pagare il Canone TV?
Si è giusto, il canone rappresenta il maggior finanziamento per le reti pubbliche le quali altrimenti non avrebbero modo di sopravvivere.
Credo sia più ingiusto dover pagare rincari di prezzi su prodotti venduti nei negozi, perchè forse non molti sanno ma una buona parte del prezzo di un articolo va a finanziare la pubblicità che oggni secondo ci sparano in televisione (Mediaset per prima), contribuendo all'arricchimento dell'ente privato che trasmette la pubblicità, del commerciante che vende e del produttore.
Nonostante il nome sia quello, molti italiani ancora continuano a pagare il "Canone" Telecom.
La differenza sta nel fatto che il telefono lo usiamo quando vogliamo e per sentire chi vogliamo, la TV non ci permette questo perchè dobbiamo seguire i loro palinsesti.
Ma se il telefono non lo usiamo??? Il canone va pagato cmq, mentre la TV viaggia sempre (anche se spenta cmq trasmette) il telefono se spento non ci offre nessun servizio.
Quindi credo sia più giusto pagare il Canone TV che quello del telefono.
giovedì 8 novembre 2007
Dr. House o non Dr. House?
"Preferiresti un medico che ti prende la mano mentre muori o uno che ti ignora mentre guarisci? Il peggio sarebbe un medico che ti ignora mentre muori"
Questa è un frase che mi fa impazzire! Ciò che salta agli occhi è il cinismo, quasi spietato di un medico (se pur di una serie televisiva) che cura i suoi pazienti ignorandone l'aspetto umano.
Gregory House è un infettologo, primario del reparto di ricerca medica del Princeton-Plainsboro Hospital, il migliore diagnosta in assoluto.
Nella serie TV lo vediamo contraddirsi spesso durante le diagnosi dei suoi pazienti, sembra quasi andare alla cieca, come dire "Proviamole tutte, una delle tante sarà quella giusta" eppure le sue diagnosi seguono una logica medica invidiabile.
Quanti di noi hanno sognato di avere un dottore come lui?
Se analizziamo superficialmente il personaggio intepretato da Hugh Laurie, scorgiamo una parte dura, quasi un muro di cinismo che separa House dagli altri, la sua frase preferita:"Siete degli idioti". Questa facciata mostra come tutto sia ipocrisia (Quante volte ha dato del bugiardo ad un suo paziente etichettandolo come drogato, stupratore?). I suoi modi di fare sembrano quasi dirci "Del paziente non mi importa niente, voglio solo curare la malattia".
La sua gamba, rovinata da una malattia mal diagnosticata è il simbolo del suo cinismo e del suo dolore interno, ma anche della sua umanità, la sofferenza che gli arreca l'arto lo porta a lottare contro le malattie di cui sono affetti i suoi pazienti e le inevitabili soffrenze che esse arrecano.
La sua antitesi è anche il suo migliore amico, il Dottor James Wilson, oncologo del medesimo ospedale, considerato da House un medico mediocre.
Wilson fa della sua arma migliore l'umanità basata su regole, rispecchia in pieno il medico che ti tiene per mano mentre muori, quello che ti consola mentre la tua malattia avanza inesorabile.
Molte delle discussioni tra i due riguardano il modo di trattare i pazienti, l'uno vuole convincere l'altro e viceversa. Chi dei due ha ragione?
Lo staff medico di House (Cameroon, Foreman e Chase) non sempre asseconda il proprio capo, tutti cercano di contrastarlo con la loro "Umanità" finendo sempre nel torto. Preoccupati per lui se pur infastiditi dal suo comportamento, i tre medici vedono il cinismo di House come una sorta di difesa dal mondo esterno.
Ma quale dottore vorreste al vostro fianco?
Io sono per "Quello che ti ignora mentre guarisci", un medico non deve trasmettere compassione al proprio paziente, deve tenersi alla larga piùttosto che farsi coinvolgere emotivamente dalle disgrazie, per non incappare in qualche errore di valutazione.
Gli esami che House ordina, a volte sono rischiosi per la salute stessa del paziente, eppure proprio questo "menefreghismo" porta sempre la conclusione giusta e la risoluzione della malattia.
Questa è un frase che mi fa impazzire! Ciò che salta agli occhi è il cinismo, quasi spietato di un medico (se pur di una serie televisiva) che cura i suoi pazienti ignorandone l'aspetto umano.
Gregory House è un infettologo, primario del reparto di ricerca medica del Princeton-Plainsboro Hospital, il migliore diagnosta in assoluto.
Nella serie TV lo vediamo contraddirsi spesso durante le diagnosi dei suoi pazienti, sembra quasi andare alla cieca, come dire "Proviamole tutte, una delle tante sarà quella giusta" eppure le sue diagnosi seguono una logica medica invidiabile.
Quanti di noi hanno sognato di avere un dottore come lui?
Se analizziamo superficialmente il personaggio intepretato da Hugh Laurie, scorgiamo una parte dura, quasi un muro di cinismo che separa House dagli altri, la sua frase preferita:"Siete degli idioti". Questa facciata mostra come tutto sia ipocrisia (Quante volte ha dato del bugiardo ad un suo paziente etichettandolo come drogato, stupratore?). I suoi modi di fare sembrano quasi dirci "Del paziente non mi importa niente, voglio solo curare la malattia".
La sua gamba, rovinata da una malattia mal diagnosticata è il simbolo del suo cinismo e del suo dolore interno, ma anche della sua umanità, la sofferenza che gli arreca l'arto lo porta a lottare contro le malattie di cui sono affetti i suoi pazienti e le inevitabili soffrenze che esse arrecano.
La sua antitesi è anche il suo migliore amico, il Dottor James Wilson, oncologo del medesimo ospedale, considerato da House un medico mediocre.
Wilson fa della sua arma migliore l'umanità basata su regole, rispecchia in pieno il medico che ti tiene per mano mentre muori, quello che ti consola mentre la tua malattia avanza inesorabile.
Molte delle discussioni tra i due riguardano il modo di trattare i pazienti, l'uno vuole convincere l'altro e viceversa. Chi dei due ha ragione?
Lo staff medico di House (Cameroon, Foreman e Chase) non sempre asseconda il proprio capo, tutti cercano di contrastarlo con la loro "Umanità" finendo sempre nel torto. Preoccupati per lui se pur infastiditi dal suo comportamento, i tre medici vedono il cinismo di House come una sorta di difesa dal mondo esterno.
Ma quale dottore vorreste al vostro fianco?
Io sono per "Quello che ti ignora mentre guarisci", un medico non deve trasmettere compassione al proprio paziente, deve tenersi alla larga piùttosto che farsi coinvolgere emotivamente dalle disgrazie, per non incappare in qualche errore di valutazione.
Gli esami che House ordina, a volte sono rischiosi per la salute stessa del paziente, eppure proprio questo "menefreghismo" porta sempre la conclusione giusta e la risoluzione della malattia.
mercoledì 7 novembre 2007
"Siamo tutti figli di Dio"
La Chiesa dovrebbe essere la prima istituzione al mondo a trasmettere valori quali l'amore per tutte le forme di vita, il rispetto verso tutte le culture, verso ogni credo.
Gli Ecclesiasti, come insegnò Gesù attraverso le sue parole e la sua morte, dovrebbero perdonare e non condannare, comprendere e non giudicare.
Non è dello stesso parere il vescovo di Foggia, il quale con un gesto altamente "RAZZISTA" ha vietato all'Onorevole Vladimir Luxuria di partecipare alle nozze della propria cugina come testimone.
Uno degli argomenti più discussi oggi nella nostra società è L'Omosessualità. Chi condanna, chi tollera, chi addirittura giudica questi "esseri" come moderni Frankenstein, portatori di chissà quale malattia infettiva che sta scatenando una pandemia Anti-Gay.
Secondo gli studi fatti da James Alison, teologo sacerdote inglese cattolico e gay dichiarato, nel Libro Sacro, "La Bibbia", non vi sono riferimenti ne condanne all'omosessualità.
Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Romani (1, 24-32):
"24Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, 25poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
26Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. 27Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento. 28E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, 29colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, 30maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. 32E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa."
Una condanna all'omosessualità, una malattia insita nell'uomo alla quale Dio ci ha abbandonati per aver smesso di adorarlo, per aver posto l'uomo al centro dei propri pensieri e del mondo, una sorta di punizione.
Personalmente sono molto contrariato a causa di questo episodio accaduto ieri all'Onorevole Luxuria, è impensabile che alle soglie del 2010 si possa ancora ragionare in questi termini di razzismo, che esista un Dio oppure no. Quello che mi è stato insegnato è che siamo tutti uguali, tutti frutti della natura, o, per chi crede, "siamo tutti figli di Dio".
Gli Ecclesiasti, come insegnò Gesù attraverso le sue parole e la sua morte, dovrebbero perdonare e non condannare, comprendere e non giudicare.
Non è dello stesso parere il vescovo di Foggia, il quale con un gesto altamente "RAZZISTA" ha vietato all'Onorevole Vladimir Luxuria di partecipare alle nozze della propria cugina come testimone.
Uno degli argomenti più discussi oggi nella nostra società è L'Omosessualità. Chi condanna, chi tollera, chi addirittura giudica questi "esseri" come moderni Frankenstein, portatori di chissà quale malattia infettiva che sta scatenando una pandemia Anti-Gay.
Secondo gli studi fatti da James Alison, teologo sacerdote inglese cattolico e gay dichiarato, nel Libro Sacro, "La Bibbia", non vi sono riferimenti ne condanne all'omosessualità.
Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Romani (1, 24-32):
"24Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, 25poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
26Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. 27Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento. 28E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, 29colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, 30maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. 32E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa."
Una condanna all'omosessualità, una malattia insita nell'uomo alla quale Dio ci ha abbandonati per aver smesso di adorarlo, per aver posto l'uomo al centro dei propri pensieri e del mondo, una sorta di punizione.
Personalmente sono molto contrariato a causa di questo episodio accaduto ieri all'Onorevole Luxuria, è impensabile che alle soglie del 2010 si possa ancora ragionare in questi termini di razzismo, che esista un Dio oppure no. Quello che mi è stato insegnato è che siamo tutti uguali, tutti frutti della natura, o, per chi crede, "siamo tutti figli di Dio".
martedì 6 novembre 2007
Addio Enzo Biagi
6 Novembre 2007
Muore Enzo Biagi.
In questi giorni bui per la democrazia italiana, viene a mancare l'unica e vera voce libera del giornalismo italiano, Enzo Biagi 87 anni si è spento serenamente nella clinica Capitanio di Milano per complicazioni renali e polmonari, inseguito al ricovero per problemi cardiaci.
Il Decano del giornalismo libero non può che lasciare in noi un vivo ricordo di quanto abbia fatto in tutta la sua lunga vita.
Da poco era tornato sugli schermi televisivi, dopo essere stato messo al "bando" dai signori delle reti mediatiche, un volto anziano provato dai problemi fisici eppure sempre presente con le sue interviste, le sue critiche e le sue riflessioni.
Biagi ci mancherà, mancherà la sua presenza in TV, l'unico che ha sempre portato un filo di speranza per la democrazia italiana.
Addio Enzo, rimarrai sempre nei nostri pensieri con la speranza che tutti possano imparare da te il vero significato di "libertà di parola" e "democrazia".
Dal Corriere Della Sera del 9 Aprile 2006
Sto dall'altra parte, quella che simpaticamente il premier ha definito «coglioni». Credo che tutti i giovani, figli di ricchi o di poveri, debbano avere gli stessi diritti allo studio e uguali possibilità nell'affrontare la vita; credo nella magistratura, nella sua indipendenza, e che tutti possano difendersi qualunque sia il conto in banca, quindi non credo alle trame; credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere; credo che non debbano esserci prevaricazioni né leggi ad personam, per sé, familiari o amici; credo che la pace debba sempre vincere sulla guerra; infine credo che non si debbano imbarcare fascisti e neonazisti per un pugno di voti. Non mi fido di chi ha avuto cinque anni e li ha spesi male. E non ho mai sopportato quelli che fanno promesse e non le mantengono. (Enzo Biagi - dal Corriere della Sera, 9 aprile 2006)
Muore Enzo Biagi.
In questi giorni bui per la democrazia italiana, viene a mancare l'unica e vera voce libera del giornalismo italiano, Enzo Biagi 87 anni si è spento serenamente nella clinica Capitanio di Milano per complicazioni renali e polmonari, inseguito al ricovero per problemi cardiaci.
Il Decano del giornalismo libero non può che lasciare in noi un vivo ricordo di quanto abbia fatto in tutta la sua lunga vita.
Da poco era tornato sugli schermi televisivi, dopo essere stato messo al "bando" dai signori delle reti mediatiche, un volto anziano provato dai problemi fisici eppure sempre presente con le sue interviste, le sue critiche e le sue riflessioni.
Biagi ci mancherà, mancherà la sua presenza in TV, l'unico che ha sempre portato un filo di speranza per la democrazia italiana.
Addio Enzo, rimarrai sempre nei nostri pensieri con la speranza che tutti possano imparare da te il vero significato di "libertà di parola" e "democrazia".
Dal Corriere Della Sera del 9 Aprile 2006
Sto dall'altra parte, quella che simpaticamente il premier ha definito «coglioni». Credo che tutti i giovani, figli di ricchi o di poveri, debbano avere gli stessi diritti allo studio e uguali possibilità nell'affrontare la vita; credo nella magistratura, nella sua indipendenza, e che tutti possano difendersi qualunque sia il conto in banca, quindi non credo alle trame; credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere; credo che non debbano esserci prevaricazioni né leggi ad personam, per sé, familiari o amici; credo che la pace debba sempre vincere sulla guerra; infine credo che non si debbano imbarcare fascisti e neonazisti per un pugno di voti. Non mi fido di chi ha avuto cinque anni e li ha spesi male. E non ho mai sopportato quelli che fanno promesse e non le mantengono. (Enzo Biagi - dal Corriere della Sera, 9 aprile 2006)
Riflessione: L'italia e i suoi Bamboccioni
Certo è facile parlare quando si ha una poltrona in parlamento.
Sicuramente i figli di Padoa Schioppa (Se mai ne abbia) non sono dei bamboccioni, saranno lavoratori 100%, chissà quanta fatica per trovare un lavoro, quanto sudore avranno riversato sul computer per scrivere stampare e inviare curriculum, quante belle risposte avranno ricevuto dai datori di lavoro "Le faremo sapere", "Noi assumiamo solo interinale", "Abbiamo bisogno di venditori porta a porta con contratto a provvigioni per vendere un prodotto che mai nessuno comprerà".
Caro Ministro, è vero, forse siamo dei bamboccioni, viziati e sfaticati, non ci accontentiamo di un lavoro dove la maggior parte delle volte gli stipendi sono in nero e gli straordinari non sono retribuiti (W L'evasione Fiscale??), contratti a termine, interinali, a progetto, noi vogliamo troppo da questa società quando chiediamo una sicurezza economica che ci possa permettere un giorno di tirar su famiglia, chiediamo troppo quando vorremmo affitare casa e ci troviamo difronte affitti che ci porterebbero via metà dello stipendio, chiediamo troppo quando andiamo a pagare le bollette rinforzate ogni anni da aumenti e rincari.
Si siamo dei BAMBOCCIONI, perchè vi permettiamo ancora di giocare con le nostre vite.
Sicuramente i figli di Padoa Schioppa (Se mai ne abbia) non sono dei bamboccioni, saranno lavoratori 100%, chissà quanta fatica per trovare un lavoro, quanto sudore avranno riversato sul computer per scrivere stampare e inviare curriculum, quante belle risposte avranno ricevuto dai datori di lavoro "Le faremo sapere", "Noi assumiamo solo interinale", "Abbiamo bisogno di venditori porta a porta con contratto a provvigioni per vendere un prodotto che mai nessuno comprerà".
Caro Ministro, è vero, forse siamo dei bamboccioni, viziati e sfaticati, non ci accontentiamo di un lavoro dove la maggior parte delle volte gli stipendi sono in nero e gli straordinari non sono retribuiti (W L'evasione Fiscale??), contratti a termine, interinali, a progetto, noi vogliamo troppo da questa società quando chiediamo una sicurezza economica che ci possa permettere un giorno di tirar su famiglia, chiediamo troppo quando vorremmo affitare casa e ci troviamo difronte affitti che ci porterebbero via metà dello stipendio, chiediamo troppo quando andiamo a pagare le bollette rinforzate ogni anni da aumenti e rincari.
Si siamo dei BAMBOCCIONI, perchè vi permettiamo ancora di giocare con le nostre vite.
Riflessione: Rumeni Rom ed Extracomunitari
Si sono d'accordo nel dire che chiunque entri in Italia debba trovarsi un lavoro, metter su famiglia e pagare le tasse ma rimango sempre dell'idea di non scaricare la colpa della nostra "insicurezza" ai Rumeni Rom Albanesi etc.
Ieri al TG5 si parlava della "spazzatura" che i Rumeni sfollati hanno lasciato, ma perchè noi pensiamo di essere un paese "pulito"? Strade sporchissime, guerre di netturbini e cittadini, fabbriche chiuse e lasciate a marcire alcune con rifiuti tossici in libertà, discariche colme (tra un po ci chiederanno di occuparci da soli della nostra immondizia) perchè non apriamo gli occhi? Noi non siamo tanto meglio di questi "stranieri" che "invadono" il nostro paese! Quello che ci differenzia da loro è la poverta che loro subiscono da anni e la nostra ricchezza(?) che piano piano ci stanno togliendo.
La puntata del 5/11/2007 di Striscia La Notizia, ha mostrato migliaia di container che la protezione civile avrebbe messo a disposizione delle vittime di catastrofi naturali e non, sono anni che stanno li ammucchiati a marcire. Vista la nostra riluttanza alle baraccopoli Rumene, perchè non utilizziamo questi container per fornire loro un alloggio? Magari un campo circoscritto e controllato? Non sarebbe un modo per circoscrivere il problema?
Continuiamo a chiamarli spacciatori, è vero molti di loro spacciano droga ai nostri figli amici parenti, ma non vi siete mai soffermati a pensare "Chi se li mangia questi soldi?". La risposta è scontata e non voglio nemmeno suggerirla, vorrei solo invitarti a riflettere che il male della nostra nazione non viene dell'esterno.
Ieri al TG5 si parlava della "spazzatura" che i Rumeni sfollati hanno lasciato, ma perchè noi pensiamo di essere un paese "pulito"? Strade sporchissime, guerre di netturbini e cittadini, fabbriche chiuse e lasciate a marcire alcune con rifiuti tossici in libertà, discariche colme (tra un po ci chiederanno di occuparci da soli della nostra immondizia) perchè non apriamo gli occhi? Noi non siamo tanto meglio di questi "stranieri" che "invadono" il nostro paese! Quello che ci differenzia da loro è la poverta che loro subiscono da anni e la nostra ricchezza(?) che piano piano ci stanno togliendo.
La puntata del 5/11/2007 di Striscia La Notizia, ha mostrato migliaia di container che la protezione civile avrebbe messo a disposizione delle vittime di catastrofi naturali e non, sono anni che stanno li ammucchiati a marcire. Vista la nostra riluttanza alle baraccopoli Rumene, perchè non utilizziamo questi container per fornire loro un alloggio? Magari un campo circoscritto e controllato? Non sarebbe un modo per circoscrivere il problema?
Continuiamo a chiamarli spacciatori, è vero molti di loro spacciano droga ai nostri figli amici parenti, ma non vi siete mai soffermati a pensare "Chi se li mangia questi soldi?". La risposta è scontata e non voglio nemmeno suggerirla, vorrei solo invitarti a riflettere che il male della nostra nazione non viene dell'esterno.
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